L'ex presidente della
Tanzania, Ali Hassan Mwinyi, che ha introdotto la democrazia
multipartitica nella nazione dell'Africa orientale, è morto oggi
all'età di 98 anni. Lo ha annunciato la presidenza. "Sono
addolorata nell'annunciare il decesso", ha detto la presidente
Samia Suluhu Hassan alla televisione di Stato Tbc1, aggiungendo
che l'ex capo dello Stato era in cura per un cancro ai polmoni.
Mwinyi era stato ricoverato a Londra nel novembre dello scorso
anno prima di tornare a curarsi a Dar es Salaam, ha ricordato
Hassan.
La Tanzania osserverà sette giorni di lutto con le bandiere
nazionali esposte a mezz'asta. Scelto dall'eroe
dell'indipendenza Julius Nyerere per succedergli, Mwinyi ha
ereditato un Paese in preda a una crisi economica, dopo anni di
esperimenti socialisti falliti. Eliminò le restrizioni alle
imprese private e allentò i vincoli sulle importazioni. Nato l'8
maggio 1925 nell'ex colonia britannica nota come Tanganica,
Mwinyi si trasferì a Zanzibar per studiare l'Islam. Suo padre
sperava che diventasse un leader spirituale, ma il giovane
Mwinyi si dedicò invece all'insegnamento, prima di entrare in
politica negli anni '60, dopo che il Tanganica ottenne la
libertà. Dopo la fusione del 1964 tra il Tanganica indipendente
e Zanzibar per formare la Tanzania, ha fatto carriera fino a
ricoprire il ruolo di ambasciatore in Egitto e di ministro della
Sanità, degli Affari interni e delle Risorse naturali negli anni
Settanta e nei primi anni Ottanta. Nel 1984 divenne presidente
di Zanzibar, prima che Nyerere lo scegliesse per guidare la
Tanzania.
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